Stando alle indagini Fiorani era solito giochicchiare con i conti corrente dei clienti della Banca Popolare Italiana (ex Popolare di Lodi), per ripianare debiti e ammanchi dovuti a gestioni alquanto "creative", trattenendo (ovviamente, che diamine!) gli utili quando queste andavano a buon fine; e sarebbe stato colpevole di aggiotaggio e false comunicazioni alla Consob nel merito del tentativo di scalata alla Banca Antonveneta (dietro beneplacito di Antonio Fazio, Governatore della Banca d'Italia).
Ora è a San Vitur, e inizia a cantare: Trema Fazio, e con lui trema mezza Italia (quella leghista, per lo meno).
D'altro canto pure l'Italia "rossa" è sotto osservazione, per via degli appoggi che i dirigenti Unipol (coop rosse) avrebbe avuto nel tentativo di scalata alla Banca del Lavoro. Anche qui, un certo Fazio aveva dato un generoso via libera, in difesa dell'"italianità" del sistema bancario.
E mancano oltre 4 mesi alle elezioni...
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