sabato, marzo 15, 2008

RIVOLTA IN TIBET

Le notizie che giungono in Italia sono frammentate, ma sembra proprio che in Tibet, da anni sotto occupazione cinese, la popolazione locale abbia iniziato una rivolta: era iniziata qualche giorno fa, con i monaci di Drepung, Sera e Ganden (sedi di importanti centri religiosi) che protestavano per le strade: ma ieri a Drepung a le proteste dei religiosi si sono aggiunte quelle dei laici, tutti uniti contro l'occupazione cinese in Tibet che dal 1959 ha distrutto centinaia di monasteri, per imporre altri culti religiosi, fino a spodestare i tibetani nei ruoli chiave dell'economia.
A Dharmasala (la città indiana dove vive il Dalai Lama e la sua corte diplomatica) giungono attraverso frammentate, ma le rivolte infiammano numerose località, compresa la capitale Lhasa.
La reazione della polizia cinese è violenta, e sarebbero centinaia i morti, anche tra i monaci (accusati di essere agitatori): a pochi mesi dalle Olimpiadi, anche se il Governo cinese minimizza parlando di DUE morti, e qualche ferito tra la polizia, la situazione in Tibet (che si voleva sterilizzare agli occhi dell'opinione pubblica mondiale) preoccupa sempre più.

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